Il Coach D’Angelo si dimette da Campione del Mondo

Chicago (USA), domenica 27 Maggio 2018 – Il Coach dell’unione Avvocati Rugbysti, Avv. Francesco D’Angelo (nella foto), per tutti “Bandito”, con un gesto a sorpresa a sole 48 ore dalla vittoria della Lawyers Rugby World Cup, ha rassegnato le proprie dimissioni, attualmente al vaglio del Consiglio.

Di seguito il testo dello scarno comunicato agli Associati UAR: “Cari associati, ora, qui, sotto la torre più alta di Chicago comprendo che non potrei raggiungere vette più alte quindi rassegno le mie dimissioni da vostro allenatore, ma non farò mai mancare la mia ingombrante presenza !!!
Saluti!”

In effetti l’Avv. Francesco D’Angelo é certamente il Coach più vincente nella storia decennale dell’UAR, avendo raggiunto numerosi traguardi di prestigio nel corso dell’ultimo anno e mezzo, quali il “Torneo Old T.O.R.C.I. 2017”, la vittoria nel Torneo “Roma Seven Veterans 2017”, lo “Scudetto Old 2017”, ed infine la Coppa del Mondo di Rugby degli Avvocati, per cui é encomiabile il fatto che abbia deciso di fare un passo indietro alla fine di un ciclo certamente eccezionale.

Il Consiglio si riunirà nel corso della prossima settimana per decidere se accettare o meno le dimissioni presentate dal Coach, ed eventualmente per individuare la nuova guida tecnica, che avrà l’arduo compito di dimostrarsi all’altezza del predecessore. Il nuovo allenatore dovrà infatti traghettare l’U.A.R. verso una nuova sfida, ancora più gravosa della precedente: la difesa della Coppa del Mondo nel 2021.

L’U.A.R. vince la Lawyers Rugby World Cup 2018

26 Maggio 2018 – Chicago (USA) – L’UAR batte in finale l’Inghilterra 18-16 e si laurea campione del mondo aggiudicandosi la IV edizione della Lawyers Rugby World Cup.

E’ successo davvero. La squadra italiana allenata dal Coach Francesco D’Angelo ha raggiunto l’ambizioso obiettivo prefissato dal Consiglio all’inizio del proprio mandato: vincere la Coppa del Mondo di Rugby degli Avvocati.

11 anni fa l’Unione Avvocati Rugbysti aveva dovuto arrendersi in finale contro i Colleghi scozzesi, vincitori delle prime due edizioni del Campionato del Mondo di Rugby (Parigi 2007 ed Edimburgo 2009), mentre non era andata oltre al 5° posto nell’ultima edizione di Londra 2015, vinta dagli irlandesi.

Questa volta però la partecipazione alla IV edizione della Lawyers Rugby World Cup era stata presa molto sul serio, e per tempo erano state programmate tappe di avvicinamento al Mondiale sia sotto il profilo tecnico che logistico. E così, uno dopo l’altro sono arrivati nel corso dell’ultimo anno e mezzo di presidenza Pennisi una serie di successi sportivi, quali la Coppa TORCI, il Roma Seven Veterans, e lo Scudetto Italiano Old, culminati oggi nella conquista della Coppa più prestigiosa.

La Squadra degli Avvocati italiani é sbarcata a Chicago portando 40 giocatori di età compresa tra i 25 ed i 56 anni, che si sono battuti come leoni per un unico grande obiettivo: la vittoria!

Così nel primo giorno di gare l’U.A.R. ha affrontato i padroni di casa di Chicago vincendo 41-0, infliggendo un punteggio severo grazie alle accelerazioni dei suoi tre quarti, tra cui merita menzione Paolo “Paloma” Marini.

Nella seconda partita l’U.A.R. ha dovuto affrontare gli inglesi in un partita durissima. Alcune intemperanze hanno portato la squadra italiana, in vantaggio nel primo tempo, a giocare il secondo in 13 contro 15, consentendo ai sudditi di Sua maestà di recuperare e chiudere la gara sul 12-10 in proprio favore.

L’ultima partita del pool diveniva dunque fondamentale per l’accesso alla finalissima, ed ancora una volta a contendere il prestigioso traguardo, arrivavano i “cugini” francesi. Il Rugby Club du Palais di Parigi, veniva travolto 33 a 5, ponendo l’obiettivo a portata di mano.

La squadra italiana, composta da un mix di “vecchi leoni” reduci dalle precedenti tre edizioni della coppa, e di “nuove leve” pronte a liberare la propria aggressività sul campo, si compattava in maniera straordinaria in vista della rivincita in finale con gli inglesi. Parole importanti nello spogliatoio precedevano l’entrata in campo della squadre, la voglia di riscatto e la fame di vittoria, iniettavano di sangue gli occhi degli Avvocati Rugbysti.

Il XV iniziale veniva schierato con: Rossi, Pamphili, Guerrini, De Mattei, Altobelli, Grillo, Monanni, Onofri, Lo Greco, Masilla, D’Angelo, Iacolucci, Marini, Cappelletti, Masetti.

Pronti-via, meta inglese con una rolling maul avanzante e un calcio di punizione trasformato. 8 a 0. A questo punto saliva in cattedra Alessandro Iacolucci, che cominciava a dispensare lampi di gioco, costringendo i britannici nella propria metà campo. La mediana girava a cento all’ora e gli avanti aggredivano gli avversari lasciandoli senza fiato. Max “Cocido” Guerrini trascinava la prima linea in mischia chiusa, mentre Athos Onofri segnava una meta di prepotenza. Calcio di punizione tra i pali trasformato da Paolo Marini e meta di Federico “Mazinga” Masilla a sugellare la superiorità italiana sui tre quarti. Nuova meta inglese di mischia. 13 a 13 e partita tesissima, fino all’entrata in campo di Benedetto “Benno” Rebecchini a mediano di mischia che rompeva gli equilibri. Un errore di intemperanza della seconda linea Federico “Toro” Altobelli, consentiva agli inglesi di portarsi sul 16 a 13 grazie ad un calcio di punizione a tre minuti dalla fine.

Ma gli italiani rialzavano la testa e si affidavano al talento ed alla rabbia dei giovani. Ovale recuperato da Iacolucci lungo la linea di touche, corsa in equilibrio per non uscire dal campo e calcio profondo a scavalcare la difesa inglese…poi gara di velocità verso la linea di meta. Secondi interminabili con il tempo che scorreva, con il cuore in gola, con le ultime energie a disposizione…uno, due, tre inglesi contendevano al tre quarti centro l’ovale che continuava a danzare verso la linea di meta, poi oltre, ed infine lo sprint decisivo ed il tuffo per schiacciarlo nell’area di meta, tra una selva di braccia inglesi. Incredibile. Bellissimo. Pazzesco.

18 a 16. Campioni del Mondo!