LRWC Paris 2023 – L’UAR è terza alla VI Edizione della LRWC di Parigi

 

 

Ed eccoci qui, di nuovo a Parigi a 16 anni dalla prima edizione della LRWC del 2007, quando la neonata Unione Avvocati Rugbysti, per la prima volta, rappresentava l’Italia nel torneo mondiale di rugby degli avvocati, diplomandosi al secondo posto.

Poi, 5 anni fa è arrivata la vittoria della coppa del mondo a Chicago, battendo in finale i Colleghi inglesi.

La rappresentativa degli Avvocati rugbysti è sbarcata a Parigi il 13 settembre per disputare la LRWC Paris 2023 sotto la guida del Coach Alfredo De Angelis, proprio lui che 16 anni prima aveva accompagnato la squadra degli Avvocati da giocatore.

Il Coach è riuscito a gestire al meglio 50 giocatori dai 24 ai 70 anni consentendo a tutti di dare il proprio contributo in campo.

La prima gara, la mattina del 15 settembre, si è conclusa con la vittoria della squadra italiana contro i Barbarians, uno schieramento misto di Colleghi venuti da ogni parte del mondo. Il match si è concluso 19 – 10.

Nel pomeriggio subito un match decisivo con la Francia.

Nessuna meta segnata. Le difese di entrambi gli schieramenti non hanno lasciato spazio a incursioni offensive e così, placcaggio dopo placcaggio, l’Italia trasforma un calcio di punizione che vale tre punti, la Francia risponde con un drop da centro campo del numero 10 francese e poi altri due calci piazzati. Il punteggio è di 9 a 3 per la Francia quando mancano 8 minuti alla fine del match.

8 minuti che non finiscono mai. Il pacchetto di mischia degli Avvocati italiani rimane in attacco sulla linea dei cinque metri francese; fase dopo fase la mischia italiana segna sotto i pali, ma niente da fare, l’arbitro vede un doppio movimento e annulla la meta.

Si ritorna così su un vantaggio assegnato all’Italia che continua ad attaccare sui cinque metri della Francia, il tempo regolamentare finisce; l’Italia cerca la meta con la mischia: un pick and go dopo l’altro, finché la Francia entra in possesso del pallone e lo scaraventa fuori dal campo, per liberarsi dall’assedio e portare a casa la vittoria.

Sabato 16 settembre, prima semifinale della giornata, Italia vs Irlanda.

Per accedere alla finale bisogna vincere.

La partita è tiratissima e molto tecnica, i giovani irlandesi trovano una prima meta fortunata che sblocca il risultato e poi altre due, battendo l’Italia per 19 a 9.

L’amarezza dei giocatori viene subito curata dal Coach De Angelis che sembra avere la bacchetta magica: “Sono fiero di tutti voi, avete giocato tutti con il massimo impegno.”

Testa alta per la finale del terzo e quarto posto. Questa è la parola d’ordine del Coach che è riuscito a restituire fiducia a tutta la squadra.

Nel frattempo si è disputata la finale per il quinto e sesto posto tra I Barbarians e l’U.S.A con la vittoria dei Barbarians.

Nel pomeriggio l’Italia scende in campo contro l’Inghilterra per stabilire quale delle due squadre sarebbe salita sul terzo gradino del podio.

Dal calcio d’inizio le due nazionali si affrontano duramente. Gli inglesi volevano regolare i conti dopo aver perso la finale nel 2018.

Le squadre non perdono tempo a studiarsi e si comincia subito con placcaggi decisi e avanzanti sia sui punti d’incontro che nel gioco aperto. L’Italia c’è! E sblocca il risultato segnando una meta champagne sul lato aperto grazie al gioco di prestigio dei tre quarti che finalizza il duro lavoro della mischia.

Subito una seconda meta dall’altro lato del campo.

A cinque minuti dalla fine del primo tempo, il Coach De Angelis sostituisce quasi per intero la linea dei tre quarti italiana, ma la musica non cambia. Gli inglesi non trovano spazi, l’intesa della nuova tre quarti consente di amministrare il vantaggio senza concedere punti sul tabellone all’Inghilterra.

A metà del secondo tempo, le sostituzioni del Coach restituiscono nuova energia alla squadra italiana, i Colleghi inglesi trovano una meta, siamo 10 a 7, ma l’’Italia risponde mettendo a segno un calcio piazzato che vale tre punti: 13 a 7 per l’Italia.

Gli inglesi non vogliono perdere ancora una volta, ma la difesa della squadra italiana chiude tutte le porte fino al fischio finale.

Gli Avvocati rugbysti vincono la finale e portano la bandiera italiana sul terzo gradino del podio.

Alle ore 16.30 la finale tra Francia e Irlanda. Tutti i giocatori del torneo sono sugli spalti ad assistere al match: chi tifando per l’Irlanda, chi per la Francia, qualcuno anche per entrambi gli schieramenti, qualcuno tifa U.S.A, non importa; trionfa lo sport, il rispetto per gli avversari e per i Colleghi di ogni parte del mondo.

Il match della finalissima è equilibrato, nessuna delle due finaliste segna una meta, l’apertura francese mette a segno tre calci piazzati, battendo l’Irlanda per 9 a 6.

Il risultato del campo non si discute. Complimenti ai Colleghi Irlandesi per il secondo posto e congratulazioni ai padroni di casa, fondatori della LRWC, che finalmente hanno conquistato il trofeo più ambito dopo 16 anni.

La classifica della – LRWC 2023 Paris – vede al primo posto la Francia, al secondo l’Irlanda, al terzo posto l’Italia, al quarto l’Inghilterra e a seguire Barbarians e U.S.A.

L’UAR non può che ringraziare i Colleghi francesi per l’ottima ospitalità e congratularsi per la meritata vittoria.

Merci pour tout et félicitations. Nous nous retrouverons sur le terrain de rugby.

Certo ci sarebbe piaciuto riportare a casa la coppa, ma il tabellone finale ha rispecchiato fedelmente il risultato sul campo.

La verità è che a Parigi l’UAR ha conquistato la sua più grande vittoria, la consapevolezza di essere l’Unione di Uomini che insieme faranno la storia.

Per ogni minuto giocato dall’Unione Avvocati Rugbysti, spetterebbe una menzione speciale a ciascun Collega che ha rappresentato il tricolore sui campi da rugby parigini.

La menzione speciale la merita chi si è battuto come un leone in campo e chi, non potendo giocare a causa di un infortunio, si è battuto come un leone per sostenere i propri compagni di squadra.

Chi rappresenta l’essenza stessa dei valori dell’UAR guidando con il proprio esempio i giovani associati.

Chi è venuto da lontano per far parte della rappresentativa italiana, mettendosi a disposizione della squadra e del Coach, segnando una meta o placcando il proprio avversario, oppure sostenendo il proprio compagno di squadra, oppure portandogli l’acqua nelle pause di gioco.

Chi ha portato a termine il primo placcaggio della sua vita.

Chi si è legato in mischia con il proprio figlio ormai Avvocato e chi è ancora uno studente di giurisprudenza.

Chi ha giocato nel 2007 e nel 2023, forse un po’ più âgé, ma con lo stesso cuore.

Chi lavora dietro le quinte per organizzare e poi scende in campo dando il massimo.

Chi mette la testa dove gli altri non metterebbero i piedi, chi suona il pianoforte e chi lo sposta.

Chi rappresenta l’UAR, chi l’ha rappresentata e continua rappresentarla.

Ecco perché, senza titoli e senza ruoli, la menzione speciale va agli Uomini che hanno tenuto alto l’onore dell’Unione Avvocati Rugbysti nella LRWC Paris 2023:

Salvatore Pennisi, Gianluca Calistri, Claudio Ghia, Federico Golino, Edoardo Alesse, Mauro Capone, Salvatore Bernardi, Flavio Cioccarelli, Francesco D’Angelo, Francesco Grillo, Francesco Monanni, Alfredo De Angelis, Gigi Longo, Michele Lozza, Emanuele Parrilli, Fabio De Angelis, Enrico Pauletti, Max Guerrini, Alberto Spampinato, Luca Signorelli, Fabrizio Dalè, Antonello Meuti, Matteo Coffaro, Claudio Bova, Fabrizio Armelisasso, Pierfrancesco Fregonese, Simone Colantonio, Ivano Ragnacci, Fabrizio Vecchietti, Alessandro Iacolucci, Paolo Marini, Federico Masilla, Fabio Caldera, Iacopo Innocenzo Maravigna, Riccardo Rossi, Athos Onofri, Enrico Pamphili, Marco Pauletti, Francesco Ascantini, Saverio Colabianchi, Gianandrea Giacometti, Nicolò Maio, Marcello Caione, Stefano Romano, Lorenzo Ghia, Michele Riitano, Antonio Cattarini, Carlo Molfetta e Carlo Maria Parlati.

LRWC Paris 2023 – L’UAR è terza alla VI Edizione della LRWC di Parigi ultima modifica: 2023-09-18T19:04:19+01:00 da U.A.R.